Vicenza, l'anziano preso a calci in faccia: "Salvarla era un obbligo". Ma la vittima: "Il mio Alberto non ha fatto niente"
Ora parla Vittorio Cingano, il 73enne preso a pugni e calci in faccia dallo spacciatore di origine ungherese a Vicenza. Si parla del video che ha sconvolto l'Italia: il pensionato che interviene per difendere la fidanzata che il bruto stava tenendo per il collo e questo che aggredisce il signore con una violenza selvaggia, orribile, terrificante. Vittorio ha rischiato grossissimo. "Lo so. Ma non c’era scelta: era mio dovere intervenire", spiega in un'intervista al Corriere del Veneto.
L'aggressore, un 25enne, per inciso è stato arrestato con l'accusa di lesioni aggravate dai futili motivi, dalla crudeltà e dalla minorata difesa. Le immagini del video parlano da sole. Eppure per Carolina, la fidanzata del balordo, di 31 anni, "Alberto non ha fatto niente". Alberto, ovviamente, è la bestia che ha pestato Cingano. Assurdo, se si considera che l'anziano era intervenuto per difenderla. "Passavo di lì, ho visto quel tizio che stava aggredendo una ragazza. La prendeva a schiaffi, le stringeva la mano al collo, inveiva contro di lei...", racconta dall'ospedale dove è ricoverato, con una prognosi di 45 giorni.
E ancora, prosegue nel suo racconto: "Saranno state le 5 del pomeriggio, stavo camminando quando ha sentito le grida di quei due che litigavano e ho visto lui che le metteva le mani addosso. Mi sono avvicinato, gli ho detto: ma che combini? E questo non ha aperto bocca, è venuto verso di me e... bum! Mi ha steso con un pugno. Poi sono arrivati i calci e tutto quello che si vede nel video. Per fortuna i poliziotti sono eccezionali e in pochi minuti l’hanno arrestato - sottolinea -. Ora spero arrivi una condanna severa, che serva da monito", rimarca. Infine, quando gli ricordano come il caso stia diventando anche politico, Vittorio Cingano risponde: "Ho letto che sta montando un putiferio intorno a quello che mi è accaduto. Ecco, mi pare tutto un po’ assurdo. Lo ripeto: ciò che ho fatto, difendere qualcuno che si trova in difficoltà, dovrebbe essere la normalità. Anche per i politici". Una bellissima lezione.