Coranavirus, crollano gli esorcismi. Il seguace di padre Amorth: "In questo periodo ho guarito 2 o 3 persone"
L'avesse saputo Regan Mc Neal, alias Linda Blair, protagonista del film degli anni '70 l'esorcista, che bastava una mascherina avrebbe risolto facilmente. Ebbene secondo il teologo esorcista don Matteo De Meo la pandemia ha fatto crollare gli esercismi. Il business non tira più, prima il lockdown, poi le norme rigorose per arginare i contagi da coronavirus, sta di fatto che oggi gli esorcismi sono in calo e il diavolo, laddove capita di dovere agire, si scaccia con guanti e mascherina.
"Gli esorcismi effettivamente sono diminuiti" racconta all'Adnkronos il teologo esorcista don Matteo De Meo, "e laddove è possibile si fanno con tutte le precauzioni richieste e indossando guanti e mascherina". "Non che il diavolo non agisca più - gli fa eco dalla Svizzera padre Cesare Truqui, erede di padre Amorth - ma per una questione sanitaria. Fatto sta che in tutto questo periodo io ho incontrato pochissime persone, 2 o 3".
I riti di purificazione sono crollati ma dove si praticano si usano comunque guanti e mascherina, mentre per quanto riguarda i casi più conclamati, anche se non sono così tanti, si cerca di rinviare.
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Secondo Padre Truqui, già segretario generale dell'Istituto Sacerdos di Roma, è uno degli esorcisti più accreditati a livello mondiale, Truqui tiene conferenze agli esorcisti di tutto il mondo in particolare durante i corsi organizzati dall'Ateneo Regina Apostolorum e vive fra Roma e la Svizzera, "in questo periodo più che altro ci sono stati casi legati a problemi spirituali e a situazioni miste: tanti casi legati a psico depressioni". In Svizzera, riferisce padre Truqui, "non c'è l'obbligo di mascherina. Ma si rispetta la distanza sociale. Poi certo, nel momento dell'imposizione delle mani per scacciare il demonio, la distanza si annulla".
Ecco perché, come spiega l'esorcista, "in questo periodo ci si è applicati soprattutto su un primo dialogo con chi sta male. Gli esorcisti in generale sono comunque sempre attenti ai bisogni delle persone, anche offrendo un conforto più che altro psicologico via telefono. Io però credo nel potere dell'esorcismo quindi tutt'al più al telefono si dà una benedizione ma a tanti chilometri di distanza non si scaccia Satana".