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Viviana Parisi, al via gli esami con il Luminol: setacciati casolari, allevamenti e abitazioni

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Anche gli accertamenti sul parabrezza dell'auto di Viviana Parisi si sono rivelati inutili. Rispetto a quanto diffuso in un primo momento, il padre del piccolo Giole, Daniele Mondello, ha smentito tutto affermando che il vetro dell'automobile della moglie era già rotto. Insomma, il bimbo di 4 anni della dj, scomparsa e ritrovata cadavere nei boschi di Caronia, non può essere morto nel piccolo incidente antecedente alla fuga della donna. E così sono stati disposti nuovi accertamenti tecnici non ripetibili, a partire dalle 18 di venerdì 28 agosto, in casolari, allevamenti, abitazioni rurali che si trovano nei pressi del luogo in cui sono stati ritrovati i corpi senza vita.

 

 

Nel frattempo saranno eseguiti con il Luminol esami per cercare eventuali tracce di sangue o biologiche. Qui si procederà anche all'identificazione degli animali presenti sul posto. "Gli accertamenti genetici effettuati sui tamponi prelevati all'interno del mezzo e sul parabrezza hanno finora fornito esito negativo, anche per quanto riguarda la presenza di eventuali tracce di sangue", ha spiegato il procuratore di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo parlando degli accertamenti eseguiti ieri sulla Opel Corsa di Viviana. Lo stesso Cavallo, assieme alla famiglia di Viviana, non vuole sbilanciarsi, ma mette le mani avanti perché sia chiaro che "non è ancora possibile formulare allo stato alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Giole". Tutto è ancora in alto mare.

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