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Ladri georgiani, terrore da Roma a Milano: "Imprendibili, ecco come colpiscono. Impossibile fermarli"
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Allarme furti a Roma, colpa di "imprendibili ladri georgiani" che scorrazzano per la Capitale. A riferirlo è il Messaggero, che parla di "basi logistiche" predisposte da "connazionali o cittadini insospettabili". Nel mirino alcuni dei più facoltosi quartieri, come Flaminio, Parioli, Monteverde ma anche zone più popolari come Appio e Centocelle. Le strade vuote di Ferragosto e dintorni hanno favorito, come da tradizione, i ladri, così come il loro metodo. Per evitare di essere tracciati dalle forze dell'ordine, per comunicare tra loro usano telefoni vecchi e non collegati al Gps ("I cosiddetti "citofoni" solo per le comunicazioni operative", nota il Messaggero). Peraltro, "gli incursori sono incensurati e sconosciuti alle banche dati", in maniera tale che la Scientifica sul posto non abbia alcun riferimento analizzando le eventuali tracce biologiche. Tipici, invece, gli strumenti di lavoro: le "chiavi bulgare" o le chiavi inglesi a tubo per scardinare i cilindri delle porte blindate. "Il re delle serrature" di Roma, però, sottolinea il quotidiano capitolino, non è straniero ma italiano: "Un uomo di mezz'età di Selva Candida, finito in galera dopo 15 anni di colpi e scorribande impunite". Piccolo dettaglio: i ladri georgiani non colpiscono solo a Roma, ma anche a Bari, Firenze, Milano e Torino.
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