"Ho dei dubbi oggettivi". Daniele Mondello, stravolto dal dolore, ha puntato il dito contro i soccorritori, colpevoli di aver impiegato troppo tempo per trovare i corpo della moglie, Viviana Parisi, e del figlio Gioele Mondello. La prima è stata trovata lo scorso 8 agosto, sotto il traliccio, 5 giorni dopo l'incidente che aveva avuto nel tunnel dell'A20 Messina-Palermo, poco distante. I periti, analizzandone i resti in decomposizione, hanno parlato di "agonia". Difficile sapere se potesse essere salvata con un intervento tempestivo, quel giorno.
Gioele Mondello, la rabbia dei familiari: "Perché tanto accanimento sul corpo, che gli hanno fatto?". Il dubbio sulle ricerche
La rabbia e i dubbi di Daniele Mondello e dei suoi familiari esplodono quando è ormai praticamente certo che i re...Di sicuro, è singolare la modalità con cui sono stati rinvenuti i resti del bimbo di 4 anni, Sono bastate "cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti", è l'amara accusa. Gli inquirenti si difendono, sostenendo che il terreno era impervio e che i droni utilizzati poco o nulla avrebbero potuto ottenere davanti alla folta vegetazione. Giuseppe Di Bello, il volontario carabiniere in congedo, si servito di un falcetto, "l'abbiamo visto addirittura strisciare sotto i rovi per raggiungere i resti di Gioele", hanno spiegato i testimoni. "Un dono di Dio", l'ha definito lui, commosso. Ma molto più razionalmente, i buchi neri della ricerca oggi si ripropongono con maggior forza.