La pista del terzo uomo accanto a quella dell'omicidio-suicidio. Per capire cos'è successo a Viviana Parisi e a suo figlio Gioele Mondello, gli inquirenti hanno disposto l'analisi delle cellule telefoniche per capire chi ci fosse nella zona di Caronia il 3 agosto scorso, al momento dell'incidente stradale che ha dato il via al giallo. L'auto guidata dalla 43enne, con a bordo il bimbo di 4 anni, ha urtato un furgoncino in un tunnel della A20 Messina-Palermo. La donna dopo qualche decina di metri ha accostato in una piazzola di sosta e poi, stando a quanto ha raccontato un testimone-chiave, è scesa dalla vettura con il piccolo in braccio, vivo, e ha scavalcato il guardrail e si è inoltrata nel bosco, verso la montagna. Da quel momento, il buio: il suo cadavere è stato ritrovato l'8 agosto a un chilometro di distanza, sotto un traliccio. Il piccolo Giole è invece letteralmente sparito.
Viviana Parisi, Roberta Bruzzone: "Perché è un caso di omicidio-suicidio. La deriva mistica di una madre premurosa"
Il caso di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello, secondo la criminologa Roberta Bruzzone, ha un'unica soluzio...Per questo, sondando tutte le piste possibili, la Procura di Patti sta facendo eseguire le analisi dei tabulati delle celle telefoniche di Caronia e delle zone limitrofe. "Sono indagini obbligatorie e di routine – spiega il procuratore Cavallo - aspettiamo i risultati, ci vuole qualche giorno". Una delle possibilità è che Viviana si sia imbattuta insieme al figlio in qualche tortoriciano, i mafiosi dei pascoli della zona, e sia stata vittima di una aggressione sessuale. In ogni caso, capire chi ci fosse quel giorno nella zona potrebbe contribuire a trovare qualcuno che sa qualcosa e che finora ha preferito tacere.