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Infermieri, la rabbia di Giuseppe Carbone (Fials): "Sconcertati di fronte alle disuguaglianze lampanti e discriminatorie dell’Asl di Brindisi"

giovedì 6 agosto 2020

2' di lettura

"Siamo sconcertati di fronte alle disuguaglianze lampanti e discriminatorie che l’Asl di Brindisi continua a reiterare a danno degli infermieri che da anni lavorano, con contratti di precariato, con impegno e dedizione per salvaguardare la salute dei cittadini brindisini. Una professionalità, quella degli infermieri, resa ancora più evidente dall’emergenza sanitaria Covid, fino a chiamarli “eroi”, insieme ai medici e agli altri professionisti sanitari che hanno lottato e vinto il virus nonostante la paura per se stessi e i propri cari. Infermieri assunti nella ASL di Brindisi con regolari contratti individuali di lavoro, per oltre 12 mesi dal 2017, per assicurare i livelli essenziali di assistenza in un periodo di emergenza e di forte carenza di tale professionalità e che oggi si vedono, da parte della Asl di Brindisi, disconoscere tale periodo di servizio al fine del conteggio dei 36 mesi di attività al 31 dicembre 2020 per essere stabilizzati a tempo indeterminato come tutti gli altri professionisti sanitari e mettere la parola fine al lungo precariato".


Così si rivolge indignato, in una nota al Direttore Generale dell’Asl di Brindisi Pasqualone, il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, a seguito della delibera per la stabilizzazione degli infermieri precari della sanità brindisina che ha lasciato la porta chiusa a tanti infermieri diversamente dal Direttore Generale della vicina ASL di Lecce. Tante le promesse in un clima di campagna elettorale, come se il “diritto al lavoro” possa subire il volere alterno di una propaganda elettorale. Come se i professionisti sanitari, gli infermieri, possano accontentarsi di tanto fumo negli occhi ed essere poi trattati da ‘’usa e getta’’. Il nostro rappresentare le loro istanze non si è mai arrestato e nella recente n. 77 del 2020, che ha esteso al 31/12/2020 la platea di chi può accedere alla stabilizzazione, frutto di una nostra collaborazione proficua con il Governo, avevamo intravisto un barlume di speranza. Una speranza che si è scontrata con l’indifferenza di un governo regionale e di un management aziendale sordo ai diritti del lavoratore e del lavoro.


La Segreteria Provinciale FIALS si schiera, conclude Carbone, a favore dei diritti lesi di questi professionisti della salute e venerdì 7 Agosto, mettendoci la faccia e chiedendo allo stesso Governatore Emiliano, che sarà presente al Palasport di Brindisi per la firma dei contratti di lavoro delle centinaia di Operatori Socio Sanitari assunti nella ASL di Brindisi, di intervenire sul Direttore Generale Pasqualone per affermare il “diritto alla stabilizzazione anche degli infermieri assunti nel 2017 per chiamata diretta. I professionisti sanitari presenti, ai quali è stato negato il periodo di chiamata diretta ai fini della stabilizzazione, consegneranno direttamente al governatore Emiliano una propria lettera di richiesta di impegno al sacrosanto diritto al rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
 

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