Immigrazione, Massimo Galli sulle navi da quarantena: "Fanno salire i contagi", la rotta pericolosa di Conte e Cts
L'esempio da non seguire era quello della Diamond Princess, la nave da crociera messa in quarantena dalle autorità giapponesi nel porto di Yokohama con 3.711 persone a bordo. Il giorno precedente un passeggero sbarcato a Hong Kong era risultato positivo al virus. Aver trattenuto tutti a bordo ha provocato 705 contagi in tre settimane. La strategia si è subito rivelata fallimentare, e infatti Conte sei mesi più tardi l'ha presa a modello. Il premier vanesio però ha voluto strafare, non si è accontentato di allestire una sola nave - già operativa in Sicilia - ma ha raddoppiato: a breve, in Calabria, un altro scafo da crociera ospiterà un altro migliaio di clandestini.
Una decisione tutta politica che come ha sottolineato il professor Massimo Galli in un'intervista all'Huffington Post - e come ha provato il caso giapponese - potrebbe provocare conseguenze nefaste. «La Diamond Princess», ha detto il primario di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, «ha dimostrato che una nave da crociera non è il posto giusto per tenere delle persone che hanno un'infezione insieme ad altre sane. C'è stato un momento in cui quella nave era il "terzo Paese" al mondo come numero di casi». Sette passeggeri sono morti. L'ultimo a scendere dall'imbarcazione, fortunatamente in buone condizioni, è stato il comandante Gennaro Arma. Le immagini della Diamond Princess ci sembravano provenire da un altro pianeta tanto Conte in quei giorni era sicuro che il Covid al massimo ci avrebbe dato un buffetto.
L'avvocato foggiano ritiene di essere stato il più bravo del mondo ad affrontare l'emergenza e coerentemente, a distanza di pochi mesi, attua una tattica rivelatasi fallimentare. Il professor Galli non è contrario a priori all'utilizzo delle imbarcazioni come luogo per la quarantena, ma solo «se vengono usate per metterci, come nave ospedale, tutte le persone già infettate, sempre che la nave abbia tutto ciò che è necessario per curarle e che si possano trasferire rapidamente in ospedale nel caso ci fosse bisogno di ventilazione». La linea del primario del Sacco è netta: «Credo che la nave sia stata scelta in assenza di altre soluzioni praticabili dato che non mi sembra il caso in questo momento di sequestrare alberghi e villaggi turistici, però funziona poco. Come ho detto, temo nella possibile commistione».
Sennonché Conte e il comitato tecnico-scientifico proseguono per la loro pericolosa rotta. Non manca chi tifa per il ricontagio, e avanti con la linea di Palazzo Chigi questi avranno di che esultare. In queste ore, dopo la sospensione delle operazioni di martedì dovuta al mare mosso, a Lampedusa centinaia di immigrati ricominceranno a salire sulla Gnv Azzurra. A bordo ce ne sono già 350, tutti tunisini. La nave verrà riempita fino alla capienza massima, mille posti. «Tutte le strutture che ammassano le persone diventano critiche, soprattutto se non è garantito il distanziamento», ha ricordato Galli. «Anche una nave molto grande e funzionale, lo abbiamo già visto, non funziona». Ma Conte la sa più lunga.