Elisa Pomarelli, 11 mesi dopo l'omicidio è ancora in una cella frigorifera: la burocrazia blocca il funerale
Aveva 25 anni Elisa Pomarelli quando venne uccisa lo scorso agosto dall'amico Massimo Sebastiani, reo confesso, a quasi un anno distanza ancora non è stato possibile celebrare i funerali della giovane. Come scrive il quotidiano Libertà, nei giorni scorsi è arrivato il nulla osta della Procura alla restituzione della salma, tenuta in una cella frigorifera a Pavia.
Ma manca ancora la notifica dell'atto alla famiglia: "Abbiamo verificato che la Procura ha dato il suo ok e che l'ha inviato al comune del luogo in cui è stato commesso il delitto", dice l'avvocato della famiglia, Alida Liardo. Ma la momento non è chiaro se il documento sia stato inviato al Comune dell'omicidio, Carpaneto, oppure a quello del ritrovamento del cadavere, Gropparello. "Ad ogni modo - aggiunge l'avvocato - il Comune in questione e il magistrato dovrebbero avvisarci in modo che la famiglia possa procedere ai funerali. Siamo in attesa". Il 4 agosto è in programma l'udienza preliminare per l'indagato.
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Elisa è stata uccisa domenica 25 agosto, i due erano usciti a pranzo insieme e poi erano andati nel pollaio di lui, dove l'uomo, invaghito della ragazza, ha dichiarato di aver perso il controllo nel momento in cui lei aveva chiarito una volta per tutte che non aveva intenzione di avere una relazione con lui, e che anzi stava frequentando una ragazza.
Sebastiani era stato protagonista di una fuga durata fino al 7 settembre quando venne arrestato e fu ritrovato il corpo della giovane donna, nel Piacentino. Sebastiani si era nascosto nella casa dell'ex suocero, Silvio Perazzi, ha al momento dell'arresto l'uomo ha confessato il delitto giustificandolo con un momento di ‘buio'.