Coronavirus, Luciana Lamorgese: "I giovani indossino la mascherina o si rischia un nuovo lockdown"
"O i giovani indossano la mascherina o si rischia un nuovo lockdown". Così il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in un'intervista a Il Messaggero. Temi principali affrontati sono stati l'emergenza coronavirus e i nuovi sbarchi di migranti.
L'ex prefetto di Milano ha spiegato che la più efficace misura di prevenzione dal covid-19 è "autoimporsi l'uso della mascherina e il rispetto della distanza interpersonale", spiega. Ognuno di noi deve essere "il miglior controllore di se stesso", altrimenti rischiamo di tornare "ai mesi bui di chiusura della scorsa primavera". In particolare, "credo che da parte delle istituzioni, della scuola e delle stesse famiglie sia necessario anche uno sforzo più incisivo per informare e rendere più consapevoli i giovani, e non solo loro, sui reali rischi che stiamo correndo".
Il governo, "con l'ausilio delle valutazioni del Comitato tecnico scientifico, assumerà le decisioni che riterrà più opportune per prevenire una nuova, eventuale diffusione del contagio".
L'esecutivo inoltre ha lavorato in questi mesi "per prevenire eventuali tensioni sociali. In vista dell'autunno, dobbiamo continuare a prestare il massimo dell'attenzione con una opera di ascolto", che passa soprattutto attraverso le prefetture. Rispetto ai nuovi sbarchi di migranti, che arrivano soprattutto da Libia e Tunisia, e ai rischi di contagio che comportano, Lamorgese assicura che vengono effettuati su chi arriva rigorosi controlli sanitari.
La scorsa settimana nel suo incontro a Tripoli con il presidente Fayez al Serraj e altri componenti dell'esecutivo, la ministra ha confermato l'impegno dell'Italia per favorire la stabilizzazione del paese. Anche i controlli antiterrorismo sono rigorosi e la situazione è costantemente monitorata dalla Polizia di prevenzione. "Di recente - spiega Lamorgese - sono stati rintracciati soggetti radicalizzati che risultavano già espulsi: sono stati arrestati e di nuovo allontanati dal territorio nazionale". Lunedì prossimo inoltre Lamorgese andrà a Tunisi dove incontrerà il presidente Kais Saied, e il ministro dell'Interno, Hichem Mechichi, "anche per capire cosa possiamo fare di più per il controllo delle frontiere".
Per quanto riguarda il nuovo decreto sicurezza, il tavolo con la maggioranza istituito al Viminale "è vicino al traguardo. Nei prossimi giorni avremo un testo finalmente condiviso". Sui tempi di presentazione del provvedimento, "tutto dipende dall'agenda dei lavori parlamentari".