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Papa Francesco, all'Angelus in Vaticano nessun pensiero per l'incendio della cattedrale cattolica di Nantes

Jeorge Mario Bergoglio, papa Francesco

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Da Papa Francesco non una parola sul rogo che ha devastato la Cattedrale di Nantes, simbolo del cattolicesimo in Francia. Nell'Angelus di oggi da piazza San Pietro, Bergoglio ha affrontato vari temi sociali e di politica estera: ha rinnovato, per esempio, l'appello all'Onu al "cessate il fuoco globale e immediato", con un pensiero alle popolazioni dove le conseguenze della pandemia da coronavirus "sono aggravate da situazioni conflitto". Ha poi citato la crisi nel Caucaso: "Seguo con preoccupazione il riacuirsi nei giorni scorsi delle tensioni armate tra Armenia e Azerbaigian. Mentre assicuro la mia preghiera per le famiglie di coloro che hanno peso la vita negli scontri, auspico che con l'impegno della comunità internazionale e attraverso il dialogo e la buona volontà delle parti si possa giungere a una soluzione pacifica duratura che abbia a cuore il bene di quelle amate popolazioni".

 

 

 

 

Buon ultimo, una metafora ambientalista per una parabola comportamentale: "Gesù racconta che, nel campo in cui è stato seminato il buon grano, spunta anche la zizzania, un termine che riassume tutte le erbe nocive, che infestano il terreno. Fra noi, possiamo anche dire che anche oggi il terreno è devastato da tanti diserbanti e pesticidi, che alla fine fanno pure male sia all'erba, che alla terra e alla salute". Non una parola, invece, su quanto accaduto in Francia. 

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