Graziano Mesina, che guaio per Bonafede: il re dei banditi sardi condannato a 30 anni è evaso di nuovo, a 78 anni
Graziano Mesina è scomparso. L'ex 'primula rossa' del banditismo sardo si è dato alla fuga dopo la condanna definitiva a 30 anni. Aveva l'obbligo di dimora ma non di firma e quando i carabinieri si sono presentati a casa non lo hanno trovato. Sparito, come dissolto. Di Gratzianeddu, questo il soprannome, non c'è più traccia: né nella sua Orgosolo, il 'paese dei murales', 4mila anime al centro della Sardegna; né nel resto dell'Isola, passata al setaccio in queste ore dalle forze dell'ordine. La zona è sotto assedio ed è scattata la caccia all'uomo. Gli investigatori sono certi che, sia per età che per strategia, non abbia percorso troppa strada.Quella di Mesina, 78 anni, è una vita di evasioni e arresti. E di una grazia senza precedenti, concessagli nel novembre 2004 dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dal ministro della Giustizia Roberto Castelli.
Entra ed esce dai penitenziari e dopo una delle tante scarcerazioni, nel 2007, intraprende la carriera di guida turistica. Accompagna i visitatori nei luoghi simbolo delle latitanze per cui è famoso, uno su tutti Supramonte. A Ferragosto guida il corteo a cavallo che, tra cavalieri in abito tipico, maschere e dame, celebra la Madonna dell'Assunta unendo sacro e profano.A giugno scorso, già condannato in appello per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, viene scarcerato per decorrenza dei termini. Giovedì sera il colpo di scena: la Corte di Cassazione rigetta il ricorso presentato dai suoi legali e la sera stessa si dilegua. Una cosa è certa: Mesina conosce ogni angolo di quei monti che sono mistero per i più. Potrebbe addirittura non essersi mai mosso da Orgosolo. Di ogni singolo anfratto, passaggio segreto e canyon possiede una mappatura inedita, personale e realistica, creata negli anni del banditismo, senza necessità di carta e penna, per non parlare di smartphone e gps. Un vecchio bandito vecchio stile, all'ennesimo colpo di scena.