Mondragone, Matteo Salvini: "Tornerò presto, non mi fanno paura". L'avviso a camorra e centri sociali
“Tornerò presto a Mondragone, e lo farò per ascoltare tutti quelli che vogliono che si parli di questa splendida terra per le sue bellezze e non per la camorra o lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina”. Il giorno dopo gli spiacevoli episodi verificatisi in provincia di Caserta, Matteo Salvini si mostra più agguerrito che mai e annuncia che ritornerà a Mondragone. “Lasciamo odio e violenza a quei quattro delinquenti dei centri sociali - ha aggiunto il leader della Lega - noi andiamo avanti con serenità, sorriso e tanta voglia di buonsenso”.
Certo è che la tensione è salita alle stelle in occasione del suo comizio: “Hanno sfasciato tutto, tagliato i fili dell’energia elettrica staccando casse e microfoni, lanciato bottiglie, uova, spunti e insulti. Si sono avvicinati fino a un metro dal gazebo della Lega. Ovviamente non mi fanno paura, anzi mi danno ancora più carica. Non è normale quello che è successo - ha chiosato Salvini - il problema di questa zona è la camorra, lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, l’occupazione abusiva delle case popolari. E per questo torneremo a Mondragone”.