Val di Susa, il Sap contro Lamorgese: "Cacciati da scalmanati, ci oltraggiano e ci sputano addosso"
Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, ha inviato una lettera a Luciana Lamorgese per quanto accaduto nella recente manifestazione in Val di Susa. “Il silenzio-assenso della sua gestione su tutto quanto vada a discapito della nostra divisa - si legge nella missiva indirizzata alla ministra dell’Interno - lascerà il passo ad un ennesimo atto di cronaca che rimarrà impunito, ma che soprattutto sarà da sprone a tutti coloro che hanno posto in essere tali ignobili azioni”.
Paoloni parla di “reato ignavia” in riferimento a quanto accaduto a Susa: “Da parte di chi non sente di difendere gli uomini che indossano la divisa. Ho atteso qualche giorno per vedere, non avevo dubbi, le reazioni. Il nulla. Si può offendere e deridere gli uomini delle forze dell’ordine sull’altare del perbenismo e dell’opportunismo ma non è così che si ottiene il rispetto dei propri uomini”.
Poi l’accusa alla Lamorgese: “Lei vuole reintrodurre l’archiviazione per tenuità, di modo che situazioni come quelle di Susa diventino la norma. Che sia legittimo offenderci, oltraggiarci, sputarci addosso e adesso anche darci ordini e accompagnarci alla porta. Tutto questo è una vergogna, si è oltrepassato il limite della decenza. Cacciati da tavola (i poliziotti erano a pranzo dopo un turno di servizio, ndr), cacciati dal paese, da scalmanati che da oggi si sentiranno ulteriormente legittimati ad adottare determinati comportamenti. Manifestazione tra l’altro non autorizzata. Io, da poliziotto, mi vergogno”.