Coronavirus, il bollettino: decessi mai così bassi dall'1 marzo. Ma oltre ai 10 focolai, l'indice di contagio in aumento in 12 regioni
Il bollettino del 27 giugno ha il dato sui nuovi decessi più basso dal 1 marzo e vede 240.136 casi positivi e 34.716 morti dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 240.136 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (+175, +0,1%; ieri +259). Di queste, 34.716 sono decedute (+8; ieri + 30) e 188584 sono state dimesse (+969, +0,5%; ieri +890). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 16.836 (-802, -4,5%; ieri -665: il conto sale a 240.136. I dati sono incoraggianti anche nella regione più colpita, la Lombardia: a Milano città è stato registrato un solo nuovo caso, zero a Lodi e Sondrio. I morti sono solo due nelle ultime 24 ore. C'è però un campanello d'allarme per i prossimi mesi e riguarda l'indice di contagio da coronavirus: il Lazio è sopra a 1 (considerato limite critico), a 1,24. Anche altre regioni toccano quel limite, assestandosi a 1,01: sono l'Emilia-Romagna e la Lombardia. In totale, cresce in 12 regioni, ma fino a quando è lontano da 1 non preoccupa. C'è un altro valore molto importante, quello che registra l'incidenza (per ogni 100mila abitanti) dei nuovi casi in una settimana. In questa casella la Lombardia continua a essere sopra tutte le altre regioni: 8,77. Per capire le differenze: l'Abruzzo è a 0,77, il Lazio a 0,68, Emilia-Romagna 3,18, il Veneto 0,47, l'Umbria 0,23, le Marche 0,72 e la Puglia 0,22.
Tornando all'Rt (la media dei casi secondari infettati a una paziente positivo), l'Umbria ormai è a 0, mentre la vicina Toscana è a 0,96. "Ci sono piccoli segnali di allerta, la situazione epidemiologica è fluida e richiede rispetto rigoroso delle misure di contenimento!, scrive l'Iss. Intanto nel Veneto, scrive il Messaggero, il governatore Luca Zaia, ha varato un'ordinanza dove si torna la normalità nel trasporto pubblico, sì agli sport di contatto e via libera alle saune, riaperti gli ippodromi, sì alle processioni.