Scuola, Italia in rivolta contro il piano di Lucia Azzolina: 60 manifestazioni, "soltanto in Italia"
Studenti, professori e genitori scendono in piazza in 60 città per manifestare contro la bozza del nuovo piano scuola previsto dal ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina. Vogliono dire "no" ai doppi turni, alle lezioni di 40 minuti, alla settimana scolastica spalmata su sei giorni e ma soprattutto "chiarezza" per tornare sui banchi in completa sicurezza.
Chiarezza che è mancata ancora una volta, nella nottata, si è svolta in una riunione tecnica con i ministri (Azzolina, Francesco Boccia, Roberto Speranza) con le regioni (Stefano Bonaccini, Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga) per rimodulare ancora una volta le linee guida. Un vertice che ha ricucito i rapporti con le Regioni ma che ha creato nuova confusione tra i presidi. Tutta la categoria dei dirigenti scolastici vive le linee-guida anticipate in questi giorni per il ritorno a scuola come l'annuncio di problematiche gigantesche, davvero difficili da affrontare con preavviso minimo.
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Lo sostiene in intervista a Il Messaggero Mario Rusconi, presidente dell'Associazione dei presidi di Roma e del Lazio. Secondo il rappresentante dei presidi quello che risulta meno attuabile sono proprio gli interventi di edilizia leggera, soprattutto nei tempi previsti "da qui al primo settembre. I presidi conoscono bene i tempi della burocrazia e le procedure da seguire. Oltretutto stiamo entrando in un periodo di ferie". Da fonti ministeriali sembrerebbe che nelle città "circa il 20% delle scuole potrebbe trovarsi in difficoltà". Alcuni numeri citati da Rusconi a Roma ci sono 245 istituti quindi il 20% equivale a 48 scuole, vale a dire circa 48mila alunni. "Se la metà di loro, per il distanziamento, dovrà cercare nuove aule significa che avremo 24mila ragazzi senza una classe o un banco".
La Lega di Matteo Salvini manifesta intanto davanti al ministero dell'Istruzione a Roma. "Io mia figlia di 7 anni a scuola a settembre in un'aula buia, con la mascherina, non ce la mando", ha detto Salvini davanti al Miur, "In tutta Europa i bambini stanno andando a scuola senza distanza, senza mascherina, con la maestra. Perchè qui in Italia no?".