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Coronavirus, nuova zona rossa in Calabria: il ritorno dal Nord che costringe la Santelli alla chiusura
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Il Nord si conferma un pericolo per il Sud per quanto concerne il coronavirus. È bastato un viaggio di padre e figlio, rientrati dall’Emilia Romagna, per costringere la governatrice Jole Santelli a imporre la chiusura dei quartieri Tonnara, Pietre nere e Scinà con un’ordinanza denominata “contagio di ritorno”. Tornano così le zone rosse in Calabria, dove a Palmi sono stati riscontrati otto casi di positività al Covid-19: solo uno è sintomatico ed è ricoverato in ospedale, mentre gli altri stanno bene e sono stati posti in quarantena.
I due si erano recati in Emilia Romagna per ragioni familiari e al loro ritorno si erano registrati sul sito della Regione, ma non si erano messi in quarantena, non essendo più in vigore le restrizioni. La Regione è però stata svelta a individuare tutte le persone venute a contatto con i due positivi ed a isolarle, ben sapendo di non potersi permettere la propagazione del virus a causa delle strutture ospedaliere fatiscenti e non in grado di fronteggiare un’emergenza. Inoltre a preoccupare la Santelli sono gli assembramenti e la movida fuori controllo, al punto che i prefetti delle cinque province hanno chiesto al governo la presenza dell’esercito.
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