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Luca Palamara rompe il silenzio e fa i nomi dei "complici": chi sono le venti toghe tirate in ballo

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Luca Palamara, dopo essere stato espulso dall'Associazione nazionale dei magistrati. rompe il silenzio. L'ex membro del Csm trascina nello scandalo che lo vede indagato per corruzione anche i colleghi. Numerosi i nomi spuntati dalla testimonianza del magistrato. Tra questi Eugenio Albamonte, suo successore all'Anm. È lui infatti il primo a minacciare querele per le allusioni di Palamara relative a cene con l'ex presidente dem in commissione giustizia, Donatella Ferranti. Ma non solo, pronto a ricorrere agli avvocati - come spiega il Corriere . anche il segretario Anm, Giuliano Caputo, secondo Palamara inserito nel sistema di correnti che decideva le nomine.

 

 

Minacce di querela a cui i legali del pm replicano: "Non vediamo cosa ci sia di diffamatorio nelle dichiarazioni del nostro assistito. Sarà comunque un'occasione di chiarimento. Piuttosto ci si dovrebbe seriamente interrogare sul trattamento ricevuto dal dottor Palamara, privato di difesa e di come il trojan non abbia carpito nulla di rilevante". Ma secondo l'Anm c'è solo un commento: "Palamara mente". Nonostante questo c'è anche chi sembra non temere le pesanti accuse. Uno a caso? Giuseppe Amato  che contesta "chi vede solo lottizzazione nel Csm. Al contrario - dice - i parametri sono ben scadenzati e vedono il coinvolgimento di tutti, compreso il ministro della Giustizia che deve dare il suo concerto". Ma stando a quanto promette, le rivelazioni di Palamara non sono affatto finite. In totale dunque sarebbero venti le toghe che ora devono temere.

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