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Alex Zanardi, la denuncia del sindaco di Pienza: "Non sapevamo nulla della manifestazione"

Alex Zanardi

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“Non abbiamo mai ricevuto comunicazione ufficiale di eventi o manifestazioni sportive sul nostro territorio”. Lo ha dichiarato Manolo Garosi, il sindaco di Pienza, in merito all’iniziativa che è costata un bruttissimo incidente ad Alex Zanardi, ricoverato in coma farmacologico dopo un intervento neurochirurgico all’ospedale di Siena. È stata aperta un’inchiesta e sono in corso gli interrogatori con gli organizzatori della staffetta, patrocinata e promossa dalla Federazione ciclistica italiana. Come evidenziato dal Corriere della Sera, l’evento aveva partenza, percorso, tempi di passaggio e arrivi codificati, come una vera corsa, ma non aveva alcuna connotazione giuridica di gara e nemmeno di manifestazione cicloturistica.

Erano semplici ciclisti soggetti al rispetto del codice della strada. “Doveva essere un saluto istituzionale in piazza”, ha svelato il sindaco di Pienza: a quanto pare né la questura né il comando provinciale dei carabinieri erano stati informati della manifestazione. Tra l’altro il gruppetto di Zanardi era accompagnato da uno o più mezzi dei vigili urbani: il Corsera l’ha definita una “scorta a titolo di cortesia e ospitalità” verso un atleta illustre che però non aveva alcuna autorità per regolare il traffico. La strada provinciale 146 - sulla quale è avvenuto l’incidente - era aperta e si camminava normalmente nei due sensi di marcia. Per maggiore tutela gli organizzatori avrebbero dovuto richiedere alla Federciclismo l’autorizzazione a svolgere una manifestazione autorizzata, ma è qui che sta l’inghippo: la richiesta sarebbe stata respinta perché fino al prossimo primo agosto nessun evento ciclistico può svolgersi sul territorio italiano. 

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