Luca Palamara, l'ex membro del Csm: "Tutti i nomi del suo cerchio magico"
Su Luca Palamara, l'ex componente del Consiglio superiore della magistratura accusato di corruzione dalla Procura di Perugia, c'è anche qualche verbale d'interrogatorio che aiuta a comprendere alcuni meccanismi nel funzionamento dell'organo di autogoverno dei giudici nella scorsa consiliatura. Lo rivela il Corriere della Sera che cita il caso di un altro ex consigliere, Massimo Forciniti, 53 anni. Forciniti appartiene alla stessa corrente - Unità per la costituzione - di Palamara: "Avevo l'impressione che Palamara, assieme al vicepresidente e altri consiglieri, laici e togati, cercassero di orientare l'attività del Csm. Ritenevo, in sostanza, che tali componenti avessero un canale privilegiato nei loro rapporti, anticipando il loro orientamento su varie pratiche da approvare in Consiglio", rivela nell'interrogatorio con i magistrati di Perugia che indagano. Una sorta di cerchio magico, viene definito dallo stesso Forciniti. "In questo gruppo di persone io consideravo, oltre a Palamara e Giovanni Legnini (il vicepresidente, già deputato pd e sottosegretario del governo Renzi, ndr ), i consiglieri Valerio Fracassi, Paola Balducci e Giuseppe Fanfani (il primo della corrente di sinistra Area, gli altri due laici indicati dal centrosinistra, ndr )".
Forciniti ricorda poi ai pm di Perugia che quando stava al Consiglio Palamara aveva buoni rapporti con l'allora procuratore di Roma Giuseppe Pignatone ("L'ho visto in molte circostanze nella sua stanza al Csm"), ma dopo il rientro in Procura non più: "Mi riferì che Pignatone manifestava un atteggiamento di freddezza nei suoi confronti".