Luca Palamara, i messaggi contro Gratteri: "Matto vero, va fermato". La rabbia di Salvini: "Qualcuno si dimetterà mai?"
Anche Nicola Gratteri è finito nella rete dei messaggi di Luca Palamara, anche se in maniera indiretta. Il pm romano non era amico del procuratore di Catanzaro, anzi dalle chat emerge tutta l’avversione nei suoi confronti. Lo riporta Il Quotidiano del Sud, che dà conto di alcuni messaggi tra l’ex numero uno di Anm e il calabrese Massimo Forciniti, anche lui membro del Csm. È il 12 aprile 2018 quando Palamara invia al collega un link che rimanda a una dichiarazione pubblica di Gratteri a proposito di alcuni magistrati calabresi che non sarebbero degni di indossare la toga. “Purtroppo è matto vero - è il commento di Palamara - però va fermato, non può continuare così”. Ciò dimostra che non era solo Matteo Salvini a risultare “scomodo” alla cricca del pm romano. “Sapere che certi ‘magistrati’ - ha dichiarato il segretario della Lega - volevano fermare sia me che il bravo procuratore antimafia e anti-‘ndrangheta mi fa arrabbiare, ma mi dice anche che stiamo facendo entrambi un ottimo lavoro contro i criminali. Per me è una medaglia”. Poi l’amara considerazione finale: “Ma qualcuno si dimetterà mai?”.
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