Giuseppe Conte liquida Colao: "Nessun suo documento nel piano di rinascita del Paese"
"Il piano di rinascita del Paese" non passa più per la task force di Vittorio Colao. Lo ha deciso il premier Conte. Palazzo Chigi , infatti, ha fatto sapere che "non ci sarà nessun documento Colao dietro il piano di rilancio". Ma ridurre il contributo degli esperti messi insieme proprio per disegnare la Fase3 a poco più di un contributo accademico rischia comprensibilmente di irritare il gruppo messo insieme da Colao che nel weekend dovrebbe consegnare il suo lavoro dopo le ultime rifiniture di ieri sera. Lo rivela il Messaggero.
Una sorta di cronoprogramma da qui al 2022 che lo stesso Colao ha avuto modo di costruire lavorando alacremente anche con i tecnici del Mef, di palazzo Chigi e dello Sviluppo Economico. L'obiettivo è quello di trasformare i costi della crisi in opportunità e quindi in investimenti per modernizzare il Paese e renderlo più efficiente. Ma il ridimensionamento del contributo rischia di incrinare ancor più i rapporti già non idilliaci tra il gruppo di esperti e palazzo Chigi. Nelle fasi più acute della pandemia il ricorso agli esperti è avvenuto a mani basse provocando anche qualche mugugno nella maggioranza. Il Comitato tecnico scientifico avrebbe voluto una riapertura del Paese molto più graduale. Ma il feeling tra Conte e Colao non è mai sbocciato,