Sondaggio Mannheimer, il Sud non vuole "liberare" la Lombardia: il 79% dei meridionali contro la riapertura
Il 3 giugno verrà rimossa anche l’ultima restrizione risalente al lockdown, ovvero quella legata ai confini regionali. Da mercoledì gli spostamenti saranno liberi per tutti e quindi non servirà più l’autocertificazione per viaggiare da una regione all’altra. Si tratta di una decisione che è stata accompagnata da forti polemiche, soprattutto per quel “riapriamo tutti assieme” fortemente voluto da Roma. Alcuni governatori hanno però evidenziato che il livello di diffusione del virus è ancora molto diverso tra le varie regioni e che forse occorreva maggiore prudenza prima del “liberi tutti”.
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Nell’edizione odierna de Il Giornale, Renato Mannheimer osserva che, specialmente al Sud, in molti avrebbero preferito un’apertura differenziata, mantenendo alcune restrizioni tipiche del lockdown nelle regioni più colpite. Addirittura il 79% dei meridionali (sondaggio dell’istituto EumetraMR per Quarta Repubblica) avrebbe preferito che la Lombardia non venisse riaperta e che ai suoi cittadini fosse vietato di spostarsi liberamente ancora per qualche settimana. Anche gli abitanti del Centro (78%) sono allineati su questa posizione, ma sorprende il fatto che pure il 68% dei residenti nel Nord-Est è favorevole alla chiusura prolungata della Lombardia. Ciò significa che al Sud imperversa un sentimento di apprensione per la propria salute e sicurezza, più che di invidia e ostilità nei confronti della Lombardia, alla quale praticamente tutti riconoscono il ruolo vitale a livello nazionale per l’economia, e non solo.