Luca Palamara, la voce dalla procura: "Cos'hanno in mano", la sua fine (e quella della magistratura?)
Il materiale processuale sul pm di Roma Luca Palamara, trasmesso dalla procura di Perugia alla procura generale della Corte di Cassazione, "è composto da un notevole numero di atti, tra cui diverse decine di migliaia di sms e chat, in larga parte di contenuto estraneo all'oggetto delle procedure". È quanto fa sapere la procura generale della Suprema Corte che per "il celere esame di questi atti" ha costituito "un apposito gruppo di sostituti procuratori generali". Insomma, dalla procura filtrano voci che faranno paura, molta paura a Palamara.
Intanto alla luce delle ultime vicende Lega e Fdi chiedono a chiare lettere che il Presidente della Repubblica intervenga, anche sciogliendo il Csm. Matteo Salvini ha chiesto che "Mattarella sciolga il Csm" e ha proposto una riforma dell'elezione del Consiglio che preveda "l'estrazione a sorte". Giorgia Meloni ha chiesto che il capo dello Stato prenda una posizione. E dopo la proposta di riforma del Csm da parte di Alfonso Bonafede tutti i partiti hanno rilanciato, anche se ognuno con ricette diverse. Il Colle vigila, ma non pensa a sciogliere il Csm e non vi sono precedenti di un presidente della Repubblica che abbia sciolto il Consiglio superiore della magistratura.