La riapertura della Lombardia sembra ancora molto lontana. Se di dati sui contagi e sui guariti ce ne sono a bizzeffe, lo stesso non si può dire dell'indice di rischio netto e indice di rischio potenziale. Si tratta infatti di cifre meno note, che in pochi conoscono, e che sono cruciali per capire cosa si farà dal 3 giugno in poi nella Regione a guida Fontana. In sostanza, come spiega Il Corriere, queste due nozioni fanno riferimento ai "nuovi contagi settimanali" e al "numero di malati complessivi" rispetto alla popolazione (su 10mila abitanti).
Coronavirus, Luca Parmitano ritratta: "Sapevo a novembre nello spazio? Mi sono confuso". Che guaio per Conte
A mettere sempre più in difficoltà Giuseppe Conte, e in modo piuttosto clamoroso, le parole di Luca Parmit...È proprio su questi parametri che si gioca tutto. L'epidemiologo Vittorio Demicheli, membro della cabina di regia del ministero della Salute in rappresentanza delle Regioni, spiega: "In base all'ultimo monitoraggio della scorsa settimana, la Lombardia ha 2,4 nuovi contagi a settimana ogni 10 mila abitanti. Il Veneto e la Toscana sono a 0,4, Sardegna e Sicilia a 0,1. In sintesi vuole dire che, vivendo in Lombardia, il rischio di sviluppare la malattia nel corso di una settimana è pari a 2,4 casi ogni 10 mila abitanti". Non solo, visti i 24.477 malati attuali sono presenti e ancora potenzialmente infettivi 24 soggetti ogni 10 mila abitanti, contro la media italiana del 9,2. "Sono dati che non possono essere ignorati e consigliano prudenza - precisa l'esperto -. In percentuale sulla popolazione le persone potenzialmente contagiose hanno ancora numeri significativi".