Omicidio Luca Sacchi, l'ombra della pedofilia: i video sul cellulare usati per finanziare il narcotraffico?
Sull'omicidio di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola a Roma lo scorso ottobre, una vicenda in cui il ruolo dell'ex fidanzata Anastasiya Kylemnyk non è ancora stato del tutto chiarito, ora si allunga anche l'ombra della pedopornografia. Il tutto emerge a processo con l'analisi forense del cellulare di Valerio Rispoli, 19enne implicato nella vicenda, indagato anche per detenzione di materiale pedopornografico che è stato trovato nel suo smartphone. Video di bambini che fanno sesso con adulti, "numerosissimi video dal contenuto pornografico ed il alcuni casi, pedopornografico" spiegano i carabinieri.
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I filmati sono stati riportati nell'informativa depositata dal sostituto procuratore Nadia Plastina nel corso della prima udienza del processo. Ma non è tutto, perché gli inquirenti pensanco che questi filmati siano stati diffusi dal giovane attraverso molteplici canali di pedofilia online, disposti a pagare per fruire di queste immagini disgustose. Dunque, secondo gli inquirenti, i filmati avrebbero un ruolo nell'omicidio di Luca Sacchi: gli eventuali proventi illeciti, infatti, potrebbero essere stati reinvestiti nel narcotraffico.
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