Silvia Romano, la foto dello sbarco impazza nel network della jihad: il successo dei terroristi islamici
I tempi sono cambiati anche per il terrorismo: accantonate le brutali esecuzioni pubbliche, i recenti sequestri mettono al centro la vita degli ostaggi come bene più remunerativo in termini di immagine e di riscatto in denaro. Lo scrive Repubblica, secondo cui mostrare al mondo Silvia Romano che torna a casa in buona salute e soprattutto convertita all’Islam di sua spontanea volontà è lo strumento migliore di propaganda. Lo conferma il fatto che, nelle ultime ore, su alcuni canali social di islamisti attenzioni dagli 007 italiani la fotografia del rientro di Silvia sia stata condivisa e commentata come un successo dai terroristi. Intanto prosegue l’indagine della procura di Roma, che si muove attorno alla mancanza di tutela della 25enne milanese: dagli accertamenti effettuati finora è emerso che la onlus Africa Milele, l’associazione di volontari con cui Silvia è partita per assistere i bambini in Kenya, non aveva adottato alcun protocollo di sicurezza per proteggerla. La ragazza non aveva ricevuto alcuna indicazione su come prevenire o gestire un possibile pericolo: non a caso subito dopo il sequestro la famiglia Romano ha interrotto ogni rapporto con la onlus, che adesso avrà molto da spiegare agli inquirenti.
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