Napoli, infermiera anti-Covid stuprata da senegalese irregolare. Salvini: "E il governo pensa agli immigrati"
Una storia drammatica arriva da Napoli, dove un'infermiera impegnata in prima linea nella lotta al coronavirus. Francesca (questo il nome di fantasia), è stata molestata mentre rientrava da lavoro. Ad abusare della psicoterapeuta è stato un cittadino irregolare senegalese. “Continuava a ripetere: 'Fammi fare quello che voglio o ti uccido. Stai ferma e non urlare'. Non era un uomo, era una bestia quello che per quarantacinque minuti mi è stato addosso - racconta la donna a Repubblica -. Era il doppio di me e tutto il suo peso era sulla mia schiena. Si arrabbiava, perché avevo i jeans troppo stretti e non riusciva a levarmeli. Quarantacinque minuti in cui ho capito che la mia paura più forte era quella di morire".
Il tutto è iniziato domenica mattina, quando Francesca, uscita dalla struttura in cui lavora, si è avviata verso il parcheggio della Metropark in attesa che arrivasse l'autobus per Avellino. "A causa della riduzione delle corse per l’emergenza Covid, il bus sarebbe partito un’ora dopo. Alle due e mezza del pomeriggio non c’era anima viva, così mi sono seduta su una panchina ad aspettare". Ma all’improvviso il senegalese l'ha addocchiata: "Quell'uomo ha scavalcato una recinzione ed è venuto verso di me. Ho subito avuto paura, aveva l’aria minacciosa. Mi ha afferrato un braccio. Io ho subito pensato a una rapina: così, per salvarmi, gli ho dato la borsa. 'Prendi tutto, ci sono i soldi', ho detto".
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Ma la risposta l'ha raggelata: "Ha detto: 'Non voglio i tuoi soldi, quelli ce li ho'. Poi mi ha strattonato e scaraventato per terra. Ho visto il mio cellulare volare via, mi ha strappato il giubbino di dosso. Ho capito che per me era finita”. Francesca ha tentato in tutti i modi di salvarsi fino a quando non è arrivato l'autobus e l'autista è riuscito a fermare il malvivente e la polizia ad arrestarlo. Un dramma che ha generato l'ira anche di Matteo Salvini: "Mentre il governo progetta di una maxi-sanatoria per 600.000 immigrati irregolari, in Italia succede questo... Vergogna. Prima gli Italiani", ha commentato il leader della Lega la proposta di Teresa Bellanova che, visto il momento, non può che indignare.