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Coronavirus, Istat: in Italia la mortalità media è quasi raddoppiata. Bergamo, +568%

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In Italia la mortalità media è quasi raddoppiata. Secondo i dati Istat nel mese di marzo si è registrato il 49,4 per cento in più di decessi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una cifra, questa, che va inevitabilmente letta con l'arrivo dell'emergenza coronavirus che ha messo ko l'intero Paese. Le morti infatti passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946 nel 2020. Quindi 25.354 morti in più, di cui il 54 per cento è costituito dai morti diagnosticati Covid-19 (13.710). 

 

 

L'Italia su questo risulta però spaccata: sono 38 le province maggiormente colpite dalla pandemia, tutte, escludendo quella di Pesaro-Urbino, a nord. Nel dettaglio il report svela le cifre di marzo 2020 rispetto al marzo 2015-2019 di ciascuna provincia: è Bergamo a registrare il record con un +568 per cento. A seguire Cremona +391%, Lodi +371, Brescia +291, Piacenza +264, Parma +208, Lecco +174 Pavia +133, Mantova +122, Pesaro e Urbino +120. Numeri che non vanno di pari passo con le zone del centro-sud. Qui addirittura ci sono state meno morti rispetto alla media degli anni scorsi.

 

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