Vittorio Colao, il retroscena: pronto il questionario per gli italiani prima della Fase 2. "Quanto litighi col partner?". Quello che non ci possono dire
Suicidi, liti coniugali, depressione. Il lato oscuro della quarantena preoccupa la task force di Vittorio Colao tanto quanto le fosche proiezioni economiche della Fase 2. In altre parole: gli italiani non riusciranno a reggere ancora per molto l'isolamento in casa, con tutto il suo carico di stress, frustrazione e disperazione per aver perso non solo la "vita normale", ma anche una prospettiva di realizzazione professionale a breve o medio termine.
Con questo dovrà fare i conti il governo, studiando la fine del lockdown, e non a caso, spiega il Fatto quotidiano, gli esperti scelti dal premier Giuseppe Conte starebbe preparando un questionario da sottoporre a 150mila cittadini scelti a campione "per monitorare gli effetti sul piano psico-sociale e comportamentale del lockdown" e per "evitare che le situazioni degenerino". Particolare attenzione sarà riservata ad "anziani e adolescenti, ma poi anche piccoli imprenditori, adulti con disturbi psicologici pregressi. E donne", con focus sulle violenze domestiche in convivenza obbligata nonostante problemi gravi già denunciati. Domande cruciali del test, non a casao, saranno "quanti litigi hai con il tuo partner", oppure ancora "Hai momenti di ansia?". "Ti senti triste?". Esperimenti simili sono già stati fatti in Cina e Corea.