Coronavirus,testimonianza agghiacciante dalla casa di riposo: "Non la mandi in ospedale sennò è morta"
Selvaggia Lucarelli, sul Fatto quotidiano, racconta la storia del suo vicino di casa che ha perso la madre di 95 anni per coronavirus, mentre era ricoverata in una casa di riposo. "Dal 3 o 4 marzo al suo cellulare non rispondeva più. Chiamavo il Palazzolo Don Gnocchi (la casa di riposo, ndr) e mi dicevano che aveva avuto un po' di febbre, ma stava bene. Io chiedevo che le accendessero il cellulare, rispondevano sì, ma niente. Il 22 mi telefona la dottoressa Russo che lavorava al piano di mia mamma e mi dice che lei è a casa col Covid e che anche mia madre lo ha. Tre giorni dopo chiamano e mi dicono che mamma è morta col coronavirus, non per. E sicuramente il virus lo aveva da settimane, ma la direzione non ci ha informati. Lo ha detto al telefono a mia sorella una dottoressa chiamando da casa sua, assurdo", scrive la Lucarelli riportando la testimonianza del suo vicino di casa.
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La Lucarelli ascolta poi anche la dottoressa Russo: "Voi non potete capire cosa succede nelle Rsa. Alla protezione civile non è fregato niente delle case di riposo. Noi abbiamo 1.400 pazienti, 700 in casa di riposo, il resto in medicina. Di protezioni non ne abbiamo mai avute". E quando i pazienti stavano male chiamavate il pronto soccorso? "Il pronto soccorso? Ma va. Io da me avevo un paziente di 52 anni, tra l' altro un comico abbastanza famoso, positivo al Covid, ho chiamato in ospedale e mi hanno detto che se non era in insufficienza respiratoria non lo prendevano. Una paziente è caduta, si è fratturata un braccio e mi hanno detto, dottoressa, il braccio glielo sistemi come può, non ce la mandi. Se la manda qui ora è morta".