Coronavirus, Piemonte in controtendenza: salgono i contagi. Il presidente dei medici: "E sono molti di più rispetto ai dati ufficiali"
Roberto Venesia, presidente regionale Federazione medici di famiglia piemontesi (Fimmg), denuncia in una intervista alla Stampa, che in Piemonte, "le statistiche ufficiali non sono reali. I nostri dati rivelano che i casi sono di più. Troppi deficit nella gestione dell'emergenza". Intanto in decisa controtendenza con i dati nazionali sono aumentati ieri di circa 400 unità i casi di positività al coronavirus in Piemonte. Venesia poi elenca i dati della sua teoria: “Dal 26 marzo al primo aprile: 63 medici hanno registrato i dati di 77.216 pazienti, un campione corrispondente al 2,16 per cento della popolazione piemontese. Abbiamo avuto 422 segnalazioni di sospetti positivi. Interessante rapportare i nostri dati con quelli ufficiali. In quei sette giorni i casi accertati sono stati 3.183 su 3 milioni e mezzo di abitanti, cioè i piemontesi maggiorenni: ovvero un' incidenza nei sette giorni dello 0,55 per cento contro lo 0,09, una differenza di sei volte. Significa che se i nostri dati fossero validati, i nuovi casi nella popolazione in quei giorni monitorati corrisponderebbero a ben 19.495. In pratica in Piemonte il dato dei casi totali, almeno fino al 19 marzo, sembra corrispondere al numero totale dei ricoverati ma sembra sottostimato, visto che non possiamo sottoporre i pazienti sospetti ad alcun test".
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Come gestire meglio questa emergenza? "Mettendo i medici in condizione di lavorare con adeguati livelli di sicurezza per prendersi cura dei malati. Inutile girarci intorno: la tecnologia aiuta, ma ad un certo punto i tuoi pazienti devi visitarli, e trattarli. Ora sto andando a ritirare una grossa partita di dispositivi di protezione: ce li siamo comprati da soli. I tamponi? A mio avviso vanno riservati al personale sanitario".