Coronavirus, nuova nota del Viminale sugli spostamenti: "Regole non cambiano", il caos regna sovrano
Un governo allo sbando sul coronavirus. L'ultimo disastroso pasticcio è quello sulle regole relative agli spostamenti con i bambini fuori da casa. Ieri sera ci è stato detto con una circolare che era possibile farle ma soltanto con un genitore ad accompagnarli (senza nemmeno stare a parlare del balletto su runner: possono correre? Oppure no? A voi è chiaro?). L'apertura del governo alle passeggiate coi bimbi ha fatto insorgere la Lombardia, che ha parlato di "messaggio pericoloso". Bene, ed eccoci all'ultimo disastro, compiuto nella mattinata di martedì primo aprile. Una nuova circolare, in cui il Viminale altro non fa che alimentare confusione, caos, incertezza, in un momento in cui la popolazione ha bisogno di tutto tranne che di questo.
Nel nuovo testo, infatti, si legge che "le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano". Eppure ieri sera sembravano cambiare. E ancora, la nota del ministero dell'Interno aggiunge: "Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute. La circolare del ministero dell’Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi", quale appunto la possibilità di uscire con i figli minori per un solo genitore per camminare, in prossimità della propria abitazione. Interpretazione che ieri sembrava cambiare, e oggi invece no. E viene da chiedersi: ma in che mani siamo? Come può un governo non riuscire a spiegare in modo chiaro, univoco, che non lasci spazio a interpretazioni, come stanno davvero le cose?