Gratta e Vinci, un 65enne spara alla tabaccaia e si suicida: voleva tutti i biglietti
In una tabaccheria di Messina si è consumata una tragedia che squarcia il silenzio dettato dall’emergenza coronavirus. Un uomo di 65 anni ha sparato con una pistola ferendo la titolare della rivendita autorizzata, poi si è tolto la vita con un colpo in testa. Un gesto estremo, nato da un rifiuto di poter giocare ai Gratta e Vinci: l’uomo voleva tutti i biglietti, la donna di 78 anni non ha voluto darglieli in osservanza delle ultime norme. Il 65enne è andato via borbottando, ma è rientrato qualche minuto dopo, ha urlato qualcosa alla signora e ha sparato. Poi in preda al panico è uscito fuori, è rientrato e si è tolto la vita. Secondo alcuni testimoni, l’uomo era in stato confusionale e farfugliava cose incomprensibili: la 78enne è stata subito trasportata al pronto soccorso, dove si troverebbe anche la moglie del 65enne a causa di un litigio tra i due prima che l’uomo lasciasse casa.
Misura estrema a Bergamo: niente Gratta e Vinci. Il legame preoccupante con il Covid-19