Si è aperta, a Reggio Calabria, la Settimana Sociale dei cattolici italiani, e Benedetto XVI ha voluto dare, con un messaggio, il proprio benvenuto a tutti i partecipanti. "La conseguenza più evidente della recente crisi finanziaria globale - scrive il Pontefice - sta nel propagarsi della disoccupazione e della precarietà, che spesso impedisce ai giovani, specialmente nelle aree del Mezzogiorno, di radicarsi nel proprio territorio, quali protagonisti dello sviluppo. Per tutti - prosegue il Pontefice - tali difficoltà costituiscono un ostacolo sul cammino della realizzazione dei propri ideali di vita, favorendo la tentazione del ripiegamento e del disorientamento. Facilmente la sfiducia si trasforma in rassegnazione, diffidenza, disaffezione e disimpegno, a scapito del legittimo investimento sul futuro". Secondo Ratzinger, "il problema non è soltanto economico, ma soprattutto culturale e trova riscontro in particolare nella crisi demografica, nella difficoltà a valorizzare appieno il ruolo delle donne, nella fatica di tanti adulti nel concepirsi e porsi come educatori. A maggior ragione - aggiunge - bisogna riconoscere e sostenere con forza e fattivamente l'insostituibile funzione sociale della famiglia, cuore della vita affettiva e relazionale, nonchè luogo che più e meglio di tutti gli altri assicura aiuto, cura, solidarietà, capacità di trasmissione del patrimonio valoriale alle nuove generazioni". "E' perciò necessario - conclude Benedetto XVI - che tutti i soggetti istituzionali e sociali si impegnino nell’assicurare alla famiglia efficaci misure di sostegno, dotandola di risorse adeguate e permettendo una giusta conciliazione con i tempi del lavoro".