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"E' albanese": ridotto risarcimento per operaio morto sul lavoro

Sentenza del Tribunale di Torino: familiari ricevono una somma dieci volte inferiore rispetto a quella prevista per gli italiani
di domenico d'alessandro venerdì 29 ottobre 2010

1' di lettura

E' una sentenza destinata a diventare un caso nazionale. Un operaio albanese è morto sul lavoro, e il giudice civile di Torino ha dovuto predisporre un risarcimento ai familiari. Solo che l'entità del risarcimento è di dieci volte inferiore rispetto a quello che sarebbe stato emanato se l'operaio fosse stato italiano. I familiari di un nostro connazionale morto sul lavoro avrebbero guadagnato tra i 150 e i 300 mila euro, i congiunti dell'albanese si devono accontentare di soli 32 mila euro. Questo perchè i due genitori della vittima avrebbero ricevuto "un ingiustificato arricchimento" rispetto al tenore di vita che possono mantenere nella propria nazione. La sentenza del giudice civile del Tribunale di Torino Ombretta Salvati, richiamatasi a una sentenza della Cassazione di dieci anni fa, tiene conto del "reale valore del denaro dell'economia del Paese ove risiedono i danneggiati". Quindi in Albania, dove la vita è meno cara dell'Italia, 300mila euro avrebbero rappresentato un vero e proprio capitale. All'operaio morto è stato addebitato anche un 20% di concorso di colpa nella propria morte.  

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