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La Camera dice sì al pedaggio sul Gra

Il Ddl Trasporti diventa legge. Da maggio casello per i pendolari. Alemanno apre: "Ne ridiscuteremo nella Finanziaria"
di Roberto Amaglio giovedì 30 settembre 2010

2' di lettura

Ci hanno provato con i ricorsi al Tar del Lazio, poi hanno fatto leva sul governo, presentando in extremis due Ordini del Giorno bipartizan per provare a scongiurare il provvedimento. Questo pomeriggio, però, la Camera ha approvato il Decreto Legge sui trasporti che introduce il pedaggio autostradale sul Grande Raccordo Anulare, mettendo fine alle speranze dei pendolari di evitare i caselli. I sì sono stati 268, i no 210 e un astenuto. Sono andati a vuoto i tentativi del Pd di far approvare un emendamento che eliminasse la norma sui pedaggi. Il governo ha invece accolto due ordini del giorno dei parlamentari Pdl e Fli del Lazio che chiedono di rivedere la questione in futuro. L’odg del Pdl, in particolare, impegna il governo a intervenire a favore dei pendolari, escludendo dalla tassa determinati tratti di raccordi autostradali o prevedendo forme di esenzione. Nuove tratte - Il pedaggio dovrebbe scattare dal primo maggio 2011 e riguarderà, come detto, non i romani residenti ma solo i pendolari. Secondo le stime dell'opposizione, la novità costerebbe a chi utilizza il Raccordo Anulare 60 euro l'anno. Oltre al Gra, il Lazio verrà penalizzato anche dall'inserimento tra le tratte a pagamento della Roma-Fiumicino. In tutto, però, sono 1300 i chilometri di rete stradale che verranno messi a pagamento. Reazioni - Il via libera alla Camera ha provocato diverse reazioni in entrambi gli schieramenti. In una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha affermato che "Oggi è un giorno davvero triste per i cittadini romani. Dopo circa 50 anni il Grande Raccordo Anulare si trasforma, grazie alla destra, in un’arteria a pagamento con il pedaggio. Tutto questo senza che un solo centesimo di quanto incassato ai caselli sia reinvestito su opere o infrastrutture della mobilità romana, ma anzi con l’aggravante di un taglio di circa 450 milioni che l'esecutivo ha deciso nei confronti della Regione Lazio per il Trasporto pubblico locale". Decisamente più morbida l'opinione del sindaco di Roma Gianni Alemanno, che valuta anzi una vittoria l'approvazione del Dl alla Camera. "L'Aula ha approvato l’ordine del giorno da noi proposto sulla possibilità di declassare il Gra e la Roma-Fiumicino. Adesso si apre una strada: il Governo ha preso un impegno concreto e rivendicabile a rivedere la questione del pedaggio, che, ci tengo a precisare, non riguarda i romani ma i pendolari. L’Anas non è molto convinta di tale strada, ma se questa via sarà praticabile diventerà la strada maestra. Ad ogni modo ci sono molte soluzioni per fare in modo che i pendolari non paghino questo balzello, magari già nella prossima Finanziaria che verrà approvata prima dell'entrata in vigore del balzello".

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