Che stangata per l'Ingegner Carlo De Benedetti. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha condannato il suo gruppo editoriale, L'Espresso, a pagare una multa da circa 225 milioni di euro (in lire circa 455 miliardi: i fatti risalgono al 1991). Una sanzione che sfiora la metà di quanto De Benedetti deve incassare per la sentenza sul Lodo Mondadori, 560 milioni di euro. La notizia della multa è stata resa nota dalla società, che ha precisato che la Commissione Tributaria Regionale si è pronunciata sugli accertamenti emessi dall'agenzia delle Entrate nei confronti della società per fatti risalenti all'esercizio 1991. Il gruppo L'Espresso ha già annunciato che farò ricorso in Cassazione. Le plusvalenze - In particolare, si legge nella nota, la Commissione Tributaria Regionale ha dichiarato legittima la ripresa a tassazione di 440.824.125.000 lire per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di 13.972.000.000 lire per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, con applicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio. I ricorsi - Il Gruppo Espresso rileva che i propri ricorsi avverso i suddetti accertamenti erano stati accolti in due precedenti gradi di giudizio e che i fatti contestati erano stati dichiarati a suo tempo insussistenti in sede penale. Il Gruppo, anche alla luce delle motivazioni pubblicate, spiega di ritenere l’odierna sentenza manifestamente infondata oltrechè palesemente illegittima sotto numerosi aspetti di rito e di merito. Il gruppo L'Espresso confida nel fatto che la sentenza venga annullata, e per questo ha dato immediato mandato ai propri legali per il ricorso in Cassazione. Ma per ora la stangata da 225 milioni rimane.