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Mutui, spese mediche, figli a carico: leggi tutte le detrazioni

Governo e partiti verso l'accordo sulla revisione di franchigie e tetti. Con i "risparmi" Irpef cambia il cuneo fiscale
di Giulio Bucchi sabato 3 novembre 2012

2' di lettura

  Cuneo fiscale, spese mediche, interessi sul mutuo. Governo e partiti stanno mettendo a punto la "nuova" legge di stabilità e qualche beneficio per le famiglie italiane sembra spuntare all'orizzonte. La rinuncia al taglio di un punto delle prime due aliquote Irpef garantisce allo Stato un "risparmio" di 4,3 miliardi. Non tutti, però, finiranno in sgravi. Quasi 1,2 serviranno a corprire il mancato aumento dell'aliquota Iva del 10% (inizialmente previsto per luglio 2013), un altro miliardo andrà a rimediare la mancata retroattività di deduzioni e detrazioni. Di miliardi, allora, ne restano solo due. E con questi i ministri (e i partiti) dovranno fare qualche concessione ai contribuenti, fin qui delusi e stangati con cadenza regolare. Cuneo fiscale - Un miliardo di euro nel 2013 e 2 nel 2014, fanno sapere della Commissione Bilancio che sta valutando il Ddl, andranno a beneficio della riduzione del cuneo fiscale. Secondo il relatore Pierpaolo Baretta (Pd) dovrà valere solo per i redditi sotto i 55mila euro annui, "altrimenti l'intervento, se troppo esteso, viene vanificato".   Interessi del mutuo - Tetti e franchigie per le detrazioni sono nel mirino dei legislatori. Il Parlamento preme per togliere alcune voci dal tetto di 3mila euro, soprattutto gli interessi passivi del mutuo. Il problema, infatti, è presto detto: un mutuo raggiunge facilmente i 570 euro sottraibili dall'imposta (il 19% di 3mila euro) ed eliminerebbe di conseguenza ogni altra possibile detrazione. Spese mediche - Più o meno stesso discorso per le detrazioni sanitarie. Allo studio c’è infatti la revisione della franchigia di 250 euro: le spese mediche potrebbero essere escluse oppure considerate nel loro insieme: il paradosso, infatti, è che se una persona sostiene molte spese mediche ma tutte al di sotto dei 250 euro, non potrà detrarre nulla pur spendendo in un anno alcune migliaia di euro. Chi spende per una singola prestazione 400 euro, invece, può detrarre il 19% della quota eccedente il limite di 250 euro. Al momento, le spese sanitarie sono detraibili al 19% con una franchigia di 129,11 euro.    Figli a carico - L'ultimo capitolo delle detrazioni riguarda i figli a carico: 800 euro di base, 900 se i figli hanno meno di 3 anni, oltre 1.000 euro se disabili. Spariscono invece per chi ha redditi superiori a 95mila euro e un solo figlio e per chi dichiara 110mila euro e di figli ne ha solo due. Per il coniuge a carico resta la base di 800 euro, vengono meno le detrazioni per i redditi da 80mila euro. Stessa sorte per gli altri familiari a carico.      

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