(Adnkronos) - La Polizia e' riuscita a identificare i presunti responsabili grazie a una serie di elementi (le impronte sul nastro adesivo, il filmato di una rapina, il recupero della pistola utilizzata ed il telefono cellulare sottratto, abbandonati li' vicino) e al fatto che i testimoni hanno descritto un modo di agire simile, con ruoli ben determinati, e l'inflessione dialettale pugliese dei malviventi. Mastromatteo e La Torre erano stati gia' arrestati per reati in materia di armi e ricettazione, lo scorso novembre a Bologna, assieme ad altri due viestani, e il solo La Torre era stato destinatario di una ordinanza emessa dalla Autorita' giudiziaria di Fermo in relazione ad una rapina in una gioielleria di Porto San Giorgio commessa con modalita' simili. Dall'attivita' investigativa e' emerso che entrambi facevano parte di una banda garganica che agiva sulla dorsale adriatica, che avevano caratteristiche fisiche compatibili con i rapinatori e che avevano tra di loro un rapporto continuo. Per tutti questi motivi il gip ha ritenuto che il quadro indiziario fosse grave.