E' furibonda Daniela Santanchè. La Stampa ha pubblicato la foto della sua casa milanese dove il direttore de il Giornale Alessandro Sallusti sconterà i domiciliari. Nell'articolo viene scritto l'indirizzo e descritto l'interno della villetta, dalla piscina coperta al salotto. "Sono indignata", dice la deputata del Pdl a il Giornale, "E' come se qualcuno si fosse introdotto in casa mia e avesse frugato tra le mie cose. Leggere quell'articolo è stato come uno stupro". Per questo la Santanchè ha querelato, attraverso l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace, il direttore della Stampa Mario Calabresi e l'autore del pezzo. Si legge: "L'articolo si pone in gravissima violazione della privacy, descrivendo l'ubicazione e caratteristiche interne ed esterne dell'abitazione della signora Santanchè nella quale vive pure il fglio minorenne". "Non posso accettare che venga messa a rischio l'incolumità di mio figlio Lorenzo". La denuncia, in ogni caso, è solo civile e non penale: "L'ultima cosa che voglio", conclude la Santanchè, "è un altro giornalista in galera".