(Adnkronos) - Il problema per Viale Aldo Moro e' cogente. Il secondo piano energetico della Regione punta, infatti, sul risparmio e sullo sviluppo di fonti rinnovabili partendo dai circa 1150 Mw attuali per arrivare a 2200 /2750 Mw nel 2014 e tra i 6550 e i 7960 nel 2020. A tale scopo, dopo l'obbligo di installazione del fotovoltaico nei nuovi edifici e una serie di bandi per le imprese, nel febbraio scorso la Regione ha stipulato un accordo con Anci Emilia Romagna per portare avanti con i Comuni le azioni previste dal Programma triennale. "Tuttavia i risultati attesi - mettono in guardia in consiglieri - potrebbero essere messi in discussione da scelte nazionali disincentivanti troppo repentine e non contestualizzate dentro una programmazione energetica di lungo periodo ed un preciso piano industriale". Di qui l'invito alla Giunta regionale affinche' si esprima presso il Governo contro il ridimensionamento degli incentivi per il fotovoltaico, ed emani al piu' presto i decreti attuativi relativi al Decreto legislativo 28 del 2011.