(Adnkronos) - Inoltre, in piu' di 31mila soggetti sono stati effettuati studi di wide-genome scanning per identificarne la correlazione con il rischio di frattura da fragilita', che e' stata verificata in 14 geni, per 6 dei quali e' stata raggiunta la significativita' statistica. ''Le fratture sono un evento quantizzabile, ma per avere numeri efficaci per un calcolo statistico c'e' necessita' di numeri molto alti. Da qui la nascita del gruppo prima paneuropeo e poi internazionale - ha spiegato Brandi. - Firenze ha dato un contribuito importante con oltre 2000 pazienti coinvolti. Il gruppo di ricerca che coordino lavora dal 1992 alla scoperta della correlazione di geni candidati con la riduzione della massa ossea. In 20 anni - prosegue la ricercatrice - abbiamo pubblicato oltre 30 lavori su riviste internazionali dedicati a questo argomento.'' (segue)