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"Sono un esattore e non voglio morire per Befera"

Sfogo di un impiegato di Equitalia: si rischia la vita per 1700 euro al mese
di Eliana Giusto sabato 12 maggio 2012

1' di lettura

Da giorni sotto attacco a Equitalia è diventato difficile lavorare. P.R., 50 anni, esattore da vent'anni, lo dice chiaramente: "Non voglio morire per Befera. Noi rischiamo la vita per pochi soldi, lui scrive belle lettere a 500 mila euro all'anno". Un dipendente dell'azienda, spiega l'esattore, guadagna "circa 1.700 euro all'anno", "gli stipendi sono bloccati da due anni. Befera ci aveva promesso che ne avrebbe parlato con il governo ma non lo ha fatto".  A questo si aggiunge la paura: "Con tutto quello che sta succedendo, prima o poi, ci sarà qualcuno di noi che si dimetterà". Leggi l'articolo integrale di Alessandro Dell'Orto su Libero in edicola oggi sabato 12 maggio

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