Fendi recupera la Fontana di Trevi

Annunciato in Campidoglio il recupero del monumento e del complesso delle quattro fontane ad opera della griffe romana
di Giulio Bucchidomenica 3 febbraio 2013
Fendi recupera la Fontana di Trevi
2' di lettura

di Donatella Perrone  "E' un dovere dell'attuale realtà imprenditoriale investire sul patrimonio di Roma". Dino Gasperini, assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico, ha spiegato così, durante una conferenza stampa in Campidoglio l'accordo siglato lo scorso 14 dicembre con il quale la maison Fendi si è impegnata al restauro di uno dei più noti simboli della Capitale, la Fontana di Trevi, il cui stato di conservazione dopo l'estate aveva spinto il sindaco Gianni Alemanno a lanciare un messaggio di sensibilizzazione per muovere gli imprenditori e i privati a partecipare al recupero del monumento.  Il messaggio, raccolto dalla griffe che nella città Eterna vive ed opera dal 1925, si è tradotto non solo in una donazione di 2 milioni 180 mila euro per il restauro della fontana ma anche nell'impegno da parte di Fendi a sostenere economicamente il recupero artistico del Complesso delle Quattro Fontane.  Perché proprio il complesso di fontane? Perché rappresentano per Fendi un simbolo del legame del marchio con la Capitale: già in tempi non sospetti (negli anni '80) la maison aveva realizzato un libro dedicato proprio alle fontane, e un altro ne uscirà, alla fine del restauro, per mano dell'inarrestabile Karl Lagerfeld, stilista della maison, designer, regista e ovviamente fotografo che si è detto felice di fotografare e glorificare i simboli di Roma.  "Non tutti nel mondo conoscono le nostre origini romane - ha commentato Pietro Beccari, presidente e amministratore delegato di Fendi -. Credo che con questo progetto abbiamo suggellato un patto con Roma, è un impegno che Fendi si assume con la città".  Il restauro della Fontana di Trevi durerà non più di 22 mesi durante i quali sarà garantita l'apertura del monumento a beneficio dei turisti che ogni anno visitano la Capitale e uno dei suoi inconfondibili simboli. L'operazione di recuperò infatti inizierà sulla parte centrale della fontana per poi spostarsi ai lati, e lasciare una parte del monumento sempre visibile. "Non è una trovata commerciale, ma un'azione di mecenatismo culturale", ha assicurato il sindaco di Roma. Del resto alla maison Fendi sarà assicurato solo un cartello 40x 30 che ricorda la donazione e che rimarrà al fianco della fontana per 4 anni prima di essere rimosso.  "C'è bisogno di un nuovo grande mecenatismo - ha aggiunto Alemanno, un'integrazione di risorse insomma, che permetta alle attuali forze economiche di prendersi cura dell'inestimabile patrimonio culturale della città, laddove l'amministrazione non arriva.  Le Fontane e il Colosseo per cui Tod's ha donato 25 milioni di euro - e per il quale Alemanno ha fatto appello ai tribunali amministrativi affinchè concludano le indagini relative al restauro e si possa procedere così con i lavori - non sono che i primi monumenti a beneficiare di questa nuova forma di mecenatismo ad opera dei grandi nomi della moda o comunque dell'imprenditoria. Il prossimo potrebbe essere il Mausoleo d'Augusto, "un grande patrimonio da restituire alla città".