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Delitto di Perugia: "Sul coltello tracce del dna della Knox"

L'arma del delitto torna al centro delle processo: isolate le tracce genetiche
di Eleonora Tesconi giovedì 31 ottobre 2013

Amanda Knox

1' di lettura

Il nuovo processo d'appello sull'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa a Perugia nella notte tra il 1 e il 2 novembre 2007, dovrà tener conto delle tracce genetiche, appartenenti ad Amanda Knox, rilevate sul coltello da cucina sequestrato a casa di Gabriele Sollecito, suo fidanzato all'epoca del delitto. L'accusa ritiene infatti che il coltello sia proprio l'arma usata per uccidere la studentessa inglese. E' quanto emerge dalla perizia eseguita dai carabinieri del Ris per disposizione della Corte d'Assise e depositata oggi, giovedì 31 ottobre, per il nuovo processo d'appello in corso nel capoluogo toscano. Le difese di Sollecito e Knox, unici due imputati nel delitto di Perugia, e che si sono sempre proclamati innocenti, erano riuscite a far assolvere i loro assistiti considerando inattendibili i risultati delle tracce genetiche in quanto la studentessa frequentava abitualmente l'abitazione di Sollecito. La sentenza è stata poi annullata dalla Cassazione, che ha disposto la celebrazione del nuovo processo di secondo grado.

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