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Martina, figlia di Giangrande: "Ho lasciato il lavoro per stare con mio papà"

Visibilmente commossa ha voluto ringraziare l'Arma e la sensibilità della Boldrini che spera di incontrare ancora. E sull'attentatore: "Perdonare? Non lo so..."
di Marta Macchi martedì 30 aprile 2013

Martina Giangrande

2' di lettura

di Marta Macchi Visibilmente commossa ma coraggiosa la giovane Martina Giangrande che ha voluto rilasciare qualche dichiarazione su ciò che è successo ieri al padre,brigadiere in servizio ferito gravemente, di fronte a Palazzo Chigi, dai colpi di pistola di Luigi Preiti. Ha esordito ringraziando l'Arma: "Ha assistito me e tutti i miei familiari come se fossimo una sola grande famiglia. Capirete perché sto facendo questa conferenza stampa e non un'intervista per questo vi chiedo di rispettarmi. Ci tengo a dire grazie anche ai rappresentanti delle isituzioni che mio padre stava vigilando e che con le loro parole mi hanno fatta stare un po' più tranquilla".La 23enne ha parlato della sua vita, travolta dagli accadimenti: "Oggi sono tre mesi che ho perso mia mamma. Ho dovuto riorganizzare tutto già una volta e lo farò ancora. Un ringraziamento speciale va a Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, che mi ha rassicurata con la sua sensibilità e che spero di incontrare nuovamente in futuro".  La raccolta fondi di Libero per Giuseppe e Martina Giangrande   "Non so se perdonerà Preiti" - Gli occhi gonfi, il trucco colato e la voce rotta in pianto quando parla del padre: "Mio padre ha dedicato tutta la sua vita alle istituzioni. Sulle sue condizioni non dirò niente, per questo potete rivolgervi agli specialisti dell'ospedale Umberto I che voglio personalmente ringraziare. E basta..."  Un applauso che parte spontaneo nella sala colma. Martina è coraggiosa e non si tira indietro neanche di fronte a quella domanda a cui non avrebbe mai pensato di rispondere: "Se riuscirei a perdonare chi ha compiuto questo gesto? Tra i due sono io quella che ha perso qualcosa. Sono stata io, non lui. Non voglio pensare ora, non lo so, no. Penso solo a mio padre: siamo solo noi due. Noi ci definivamo un mezzo esercito sgangherato, ora siamo solo sgangherati. Quindi penso a noi".   Martina Giangrande in conferenza stampa: "Non so se potrò perdonare" Guarda la gallery "Lascio il lavoro per stare con lui" - Martina tiene la testa alta e ha lo sguardo di chi ha dovuto combattere e lottare. È spaventata ma fiera e audace : "Spero che questo incidente che è successo a papà possa far capire tante cose. Spero possa far riflettere. Sono giovane quindi spero in un mondo milgiore" e poi aggiunge quasi scherzando: "Credo nella pace del mondo come dicono le Miss". Ha lasciato tutto Martina per correre tra le braccia del papà, per abbracciare ancora il suo eroe. Ha messo in standby la sua intera vita: "Lavoravo fino a ieri ma mi sono licenziata. Mi sembrava doveroso. L'ho fatto quando mia madre stava male e l'ho rifatto adesso, come è giusto che sia. Il mio futuro adesso cambierà. I progetti di vita che avevo fatto anche dopo la morte di mia madre sono stati nuovamente sconvolti e ora ne farò altri e spero che questi possano andare bene".

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