Il Fisco s'accanisce contro il più celebre duo della moda italiana. Il giudice monocratico di Milano, Antonella Brambilla, ha condannato a un anno e 8 mesi di reclusione - ma la pena è sospesa - Domenico Dolce e Stefano Gabbana. L'accusa è quella di omessa dichiaraizone dei redditi. I due stilisti sono invece stati assolti dal reato di dichiarazione infedele dei redditi perché il fatto non sussiste. Il giudice ha anche pronunciato cinque condonne per pene sotto i due anni e una assoluzione. "Prove granitiche" - Il pm, Laura Pedio, nel corso delle repliche al processo ha parlato di una "frode fiscale sofisticata" e di "prove granitiche" contro i due stilisti. Secondo l'accusa, Dolce e Gabbana avrebbero costituito una società in Lussemburgo - la Gado - proprietaria dei marchi del gruppo ma, di fatto, gestita in Italia, al fine di ottenere dei risparmi fiscali commettendo una presunta evasione fiscale da un miliardo di euro. Il pm ha ribadito la richiesta di condanna a 2 mesi e 6 anni. Presente in aula anche Alfonso Dolce, il fratello dello stilista e socio di minoranza, per il quale la Procura ha chiesto la condanna a due anni. "Cornuti e mazziati" - L'avvocato, Massimo Dinoia, l'avvocato dei due stilisti, nella sua controreplica ha parlato di "paradosso dei paradossi", perché "non è possibile che un cittadino paghi di tasse il doppio di quanto guadagna". Il leagale, insieme al collega Armando Simbari, ha ribadito la richiesta di assoluzione per Dolce e Gabbana "perché il fatto non sussiste". Già nell'arringa della scorsa udienza Dinoia definì "paradossale" il processo e il capo di imputazione, poiché si ipotizza che i due stilisti dalla cessione dei marchi a un prezzo "stracciato" alla società Gado "abbiano incassato 360 milioni sui quali" avrebbero dovuto "pagare 548.832.368 euro di tasse". Il difensore ha aggiunto che per questa accusa "siamo cornuti e mazziati", poiché avendo versato "solo 162 milioni, e cioè il 45%, per i pm Dolce e Gabbana avrebbero voluto evadere le tasse. Ma è normale che le tasse superino di gran lunga il reddito - domanda, retorico, l'avvocato -? Non ci sono parole, è paradossale".