Un marciapiede costava 600 euro alla settimana, 85 al giorno. Un prezzo tutto sommato ragionevole nell'economia dello sfruttamento della prostituzione, in particolare di quella che ruotava attorno alla piazza di Corvetto, dove tre gruppi di criminali romeni si spartivano la zona per le loro ragazze. Il gruppo più forte, per una infallibile legge della giungla, imponeva il pizzo agli altri due, e guai a non rispettare gli accordi. Tutto questo avveniva alla luce dei lampioni tra piazzale Bonomelli e corso Lodi, fino a quando gli agenti della Squadra mobile hanno voluto capire meglio cosa si nascondeva dietro quelle sei ragazze romene che tutte le sere sparivano nelle auto di sconosciuti per riapparire qualche minuto dopo. Hanno così scoperto tre “microcellule”, una struttura criminale che consiste in gruppuscoli che si accordano per evitare di calpestarsi i piedi, in una sorta di quieto vivere criminale in cui il più cattivo ha l'ultima parola. Il risultato è stato l'emissione di nove ordinanze di custodia cautelare da parte della Procura di Milano, sei delle quali eseguite dagli agenti, mentre in tre sono riusciti a scappare e sono tutt'ora latitanti. Gli arrestati sono romeni dai 23 ai 29 anni, più un italiano di 56 anni. Il capo, colui al quale gli investigatori ritengono venisse versata la “quota”, era Ioan Boiciuc, 26 anni, detto «Moldoveanu» («il moldavo», sebbene sia romeno), con precedenti per reati contro il patrimonio. Arrestati anche il suo braccio destro Mihai Grecica, 26 anni, e Claudio Morrone, il cui ruolo era quello di “driver”. In pratica provvedeva agli spostamenti delle ragazze dal loro alloggio, una baracca fatiscente in zona San Dionigi gestita da rom. L'altra cellula era formata da Giorge «il rumenu» Panutescu, 23 anni (accusato di prostituzione minorile), dal coetaneo Max Vigariu, entrambi incensurati, e da un terzo uomo che gli investigatori hanno voluto tenere segreto perché è fuggito in Romania con altri due ricercati; questi sarebbero i componenti della terza cellula, rappresentata dal pregiudicato Florin Florea, di 29 anni. Gli investigatori hanno spiegato che le ragazze – tutte romene dai 17 ai 24 anni - non hanno in alcun modo mostrato l'intenzione di denunciare i loro aguzzini, che pare fossero anche disponibili a lasciarle andare dopo un po' di tempo qualora decidessero di cambiare città. Quando ciò accadeva, partivano per la Romania per rifornirsi di giovani disposte a prostituirsi sui marciapiedi milanesi. Base di partenza trenta euro, ma erano istruite ad alzare il prezzo in base al cliente e alla sua auto. di Salvatore Garzillo