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Marò, il governo: "Restano in Italia non tornano in India"

La decisione diffusa con una nota. I due fucilieri erano rientrati per le elezioni
di Sebastiano Solano domenica 17 marzo 2013

2' di lettura

Buone notizie per i due fucilieri italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, bloccati nelle carceri indiani da oltre un anno. Con un comunicato, la Farnesina ha reso noto che "L'Italia ha informato il governo indiano che, stante la formale instaurazione di una controversia internazionale tra i due Stati, i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non faranno rientro in India alla scadenza del permesso loro concesso". La decisione è stata comunicata alle autorità indiane dall'ambasciatore italiano in India Daniele Mancini, su impulso del ministro degli esteri Giulio Terzi. Nella nota diffusa dal ministero, si precisa che "L'Italia ha sempre ritenuto che la condotta delle Autorità indiane violasse gli obblighi di diritto internazionale gravanti sull'India", e in particolare "il principio dell'immunità dalla giurisdizione degli organi dello Stato straniero". Nella nota, inoltre, si specifica anche che "L'Italia ha ribadito formalmente al governo indiano, con la nota verbale consegnata oggi dall'Ambasciatore Mancini, la propria disponibilità di giungere ad un accordo per una soluzione della controversia, anche attraverso un arbitrato internazionale o una risoluzione giudiziaria".  Felici per la notizia - Esprimono soddisfazione Latorre e Girone che sono felici di poter restare a casa: "Abbiamo appreso la notizia dalle agenzie di stampa e dai mille messaggi di calore ricevuti. Non avevamo dubbi, anzi avevamo prove dirette, dell’impegno che lo Stato ha profuso in questi mesi nei nostri confronti. Ovviamente, siamo felici. Soprattutto perchè possiamo così tornare al reparto. Siamo Fucilieri di Marina. Vogliamo tornare a fare il nostro mestiere". Le reazioni - A commentare la notizia sono anche Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa, i più impegnati, sin dall'inizio della vicenda, nella battaglia per farli ritornare in patria:  "Meglio tardi che mai", scrivono in una nota diffusa alle agenzie. Più concilianti i toni del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha dichiarato: "Finalmente! La notizia data dal ministro Terzi è quella che aspettavamo da tanto tempo. I due Marò, Latorre e Girone, non rientreranno più in India per subire una detenzione ingiusta che rappresenta una grave offesa per tutto il nostro paese. Finalmente il Governo italiano ha avuto il coraggio di chiudere questa insopportabile situazione".   L'India non ci sta - L'India però non ci sta e, attraverso una fonte diplomatica all'Onu, fa sapere che "I due marò italiani devono essere processati in India secondo le leggi indiane". Il premier indiano Manmohan Singh, ha definito questa situazione "inaccettabile".

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